C’è anche la diocesi di Gubbio – anche se con un gesto puramente simbolico – nella coalizione di istituzioni cattoliche che annuncia oggi il proprio disinvestimento dai combustibili fossili. Con 40 organizzazioni, si tratta del più ampio annuncio congiunto di disinvestimento da parte di organizzazioni di ispirazione religiosa. Le istituzioni provengono dai 5 continenti e rappresentano realtà diverse: dagli istituti religiosi alle istituzioni finanziare, fino alle alte gerarchie della Chiesa.
La decisione di rimuovere il proprio sostegno finanziario ai combustibili fossili è basata sia sul valore condiviso della cura della casa comune che sulla prospettiva finanziaria di preparare le basi per un’economia a impatto zero di carbonio.
Ad Assisi, città di San Francesco e luogo sacro profondamente significativo per gli 1.2 miliardi di cattolici in tutto il mondo e meta di numerosi pellegrinaggi ogni anno, tre istituzioni cattoliche e il Comune hanno deciso di disinvestire. Il gruppo cattolico include il Sacro Convento, complesso monasteriale e luogo sacro che ospita la Tomba di San Francesco, Santo da cui papa Francesco ha preso ispirazione tanto per il nome quanto per l’enciclica “Laudato Si’”. Il Sacro Convento è considerato la casa spirituale dei fratelli francescani nel mondo.
Ad Assisi, insieme al Sacro Convento, presenti nell’annuncio di disinvestimento anche la Diocesi umbra di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e l’Istituto Serafico per sordomuti e per ciechi, un ente ecclesiastico senza scopo di lucro che fornisce assistenza ai bambini disabili.
In maniera complementare, anche il Comune di Assisi ha annunciato il proprio disinvestimento dai combustibili fossili.
«La Diocesi di Gubbio – è la dichiarazione di mons. Mario Ceccobelli, già vescovo e ora amministratore apostolico di Gubbio riportata sul sito della campagna mondiale – aderisce all’annuncio del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, convinta che sia necessario agire con urgenza per la cura della nostra casa comune.
Abbiamo appena vissuto giornate intense, con la celebrazione nazionale della Giornata nazionale per la Salvaguardia del Creato proprio nella nostra Diocesi, ripercorrendo a piedi la via che Francesco seguì dopo la rinuncia ai beni materiali, nella nona edizione del pellegrinaggio Assisi – Gubbio, “Il Sentiero di Francesco”.
Così come San Francesco si è donato totalmente a Dio e alla sua Chiesa spogliandosi di tutti suoi beni, noi cattolici dobbiamo essere profetici nella stigmatizzazione di un sistema economico ed energetico che tanto danneggia la nostra casa comune.
Dobbiamo tutti compiere dei piccoli ma importanti passi per il Creato, tutti dobbiamo metterci in cammino ed agire per la tutela del Creato.
Considerando l’importante conferenza sul clima che si terrà in Polonia nel 2018 – conclude mons. Ceccobelli – sarebbe bello iniziare un cammino simbolico proprio da Gubbio, la “seconda patria” di San Francesco, luogo in cui Francesco inizia la Sua “vita nuova”, fino in Polonia, un pellegrinaggio internazionale in cui uomini e donne di buona volontà camminano, pregano ed agiscono per la Cura del Creato».
Oltre all’importante annuncio significativo dalle città di San Francesco, Assisi e Gubbio, diverse realtà cattoliche in tutto il mondo hanno deciso di abbandonare l’investimento in combustibili fossili. In Sudafrica, l’Arcidiocesi cattolica di Città del Capo ha investito in fondi sociali ed etici. La Conferenza Episcopale del Belgio, braccio operativo della Chiesa Cattolica in Belgio, è la prima conferenza episcopale al mondo che si unisce all’annuncio di disinvestimento. Ai vescovi in Belgio si unisce il Vicariato di Brabant en Mechelen.
Queste realtà spirituali sono accompagnate da realtà operanti nel settore finanziario, per un totale di 40 soggetti che hanno aderito alla campagna. L’impegno comune di queste istituzioni religiose più che quadruplica le dimensioni dell’annuncio congiunto cattolico pubblicato nel mese di maggio, quando nove organizzazioni cattoliche hanno comunicato la propria scelta di disinvestimento. Fino ad oggi, circa 5 trilioni di dollari sono stati tolti dai combustibili fossili.
Questo importante annuncio di disinvestimento avviene nell’ambito del “Tempo del Creato”, il mese di celebrazioni dedicato alla preghiera ed azione per il Creato, condivisa da una vasta comunità ecumenica. In Italia, tra i promotori figurano l’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale italiana, la Focsiv, la Rete interdiocesana per i nuovi stili di vita, Retinopera, Aggiornamenti sociali e Fondazione Lanza.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/10/2017 17:22
Redazione