Incontro intenso e appassionante con un pubblico numerosissimo a Gubbio, sotto l'insegna del 'Festival del Medioevo', dopo 8 secoli di storia, tra i discendenti del poeta Dante Alighieri e di Cante Gabrielli da Gubbio, che in veste di podestà di Firenze lo condannò all'esilio.
Sperello di Serego Alighieri e Antoine de Gabrielli, rispettivamente discendenti di Dante e Cante, hanno ricordato le gesta dei loro illustri avi, insieme ad Anna Buoninsegni. Presentato anche il testo teatrale della stessa autrice pubblicato da Ali&No Editrice, 2017, dal titolo quanto mai allusivo: 'Se l'eugubino Cante Gabrielli non avesse condannato all'esilio Dante, il sommo poeta avrebbe scritto la Divina Commedia?' Domanda destinata, evidentemente, a rimanere senza risposta ma interessante collegamento con la stesura dei 14.223 endecasillabi delle tre Cantiche.
È stato stimolante indagare sui rapporti tra Dante e Cante, analizzare il dietro le quinte della condanna, le lotte intestine tra Guelfi Bianchi e Neri, tra fazioni in mezzo a Impero e Papato e le ragioni, politiche ed economiche, che portarono all'esilio dell'Alighieri. Con Sperello e Antoine, sono tornate a vivere le vicende tormentate che sconvolsero la vita di Dante e segnarono le sorti della letteratura, grazie alla creazione del capolavoro immortale della 'Divina Commedia', scritta nei 19 anni di esilio, lontano da Firenze.
Gubbio/Gualdo Tadino
30/09/2017 11:43
Redazione