La storia di San Francesco e del lupo di Gubbio sono il tema della costruzione di Luciano Tomei, che sfilerà insieme agli altri tredici carri al Carnevale di Viareggio, in programma dal 12 febbraio al 5 marzo. Il costruttore con la sua opera invita l’uomo a guarire dai “lupi interiori”, facendo pace con il proprio io, per tornare alla semplicità e alla genuinità dei sentimenti dei bambini.
E’ questo il messaggio del carro di seconda categoria che sfilerà per la prima volta domenica 12 febbraio e nei Corsi Mascherati successivi in programma il 18, 26, 28 febbraio e 5 marzo. Riscopriamo il buono e il mite che è in noi – suggerisce l’artista della cartapesta Luciano Tomei – per ammansire il lato oscuro e duro dell’animo umano. Nella costruzione si alterneranno due scenari: un lupo minaccioso e una bimba (l'anima) che affianca un piccolo cucciolo. In una delle due scene la ricostruzione in cartapesta di Gubbio.
Il Carnevale di Viareggio compie 144 anni. Sui Viali a mare sfileranno 9 carri di prima categoria, 4 di seconda 9 mascherate i gruppo, 15 maschere isolate. A bordo di ogni carro di prima categoria ballano fino a 250 figuranti in maschera. A realizzare le opere allegoriche sono i Maestri costruttori viareggini. Oltre 25 ditte artigiane, con più di centocinquanta persone impegnate nella creazione di veri e propri teatri viaggianti. In molti casi si tratta di figli d'arte che hanno ereditato da padri e nonni le abilità e i segreti di un mestiere unico al mondo. Alti oltre 20 metri, larghi dodici, i carri sono creati per stupire il pubblico e la selezionatissima giuria che ogni anno, alla fine del Carnevale, stila la classifica di merito, decretando vincitori e vinti.