Nonostante il terremoto che ha colpito l’Umbria lo scorso ottobre, rimane Perugia la sede confermata dall'Associazione Italiana Gastroenterologi Ospedalieri per la grande riunione che fino al 26 novembre avrà come protagonisti gli esperti di AIGO riuniti per il corso annuale dell’associazione intitolato “Innovazioni diagnostico-terapeutiche e sostenibilità economica in gastroenterologia”. Si tratta di una scelta che vuole dare supporto al territorio e alle aziende locali: per la prima volta, infatti, negli spazi dell’evento saranno ospitati alcuni produttori locali che potranno vendere i loro prodotti tipici nelle pause dei lavori.Gli obbiettivi del progetto sono molteplici, ma in particolar modo si vuole contribuire a diffondere una cultura della sana alimentazione per prevenire le malattie gastrointestinali e focalizzarsi sull’appropriatezza delle diagnosi e delle cure ospedaliere per le malattie dell’apparato digerente.Inoltre durante l'incontro gli esperti si confronteranno anche sui nuovi farmaci per la cura dell’epatite C che presentano un’alta efficacia nel debellare il virus ma anche costi molto elevati.Gioacchino Leandro, presidente d' AIGO, sottolinea come “ l’aggiornamento costante è fondamentale come la corretta informazione al paziente”; è per questo che durante l'incontro si è voluto parlare delle false credenze sull’alimentazione. Secondo gli esperti, infatti, non è sempre vero che una mela al giorno leva il medico di torno, che il vino è sempre nocivo per il fegato e che il the verde è un toccasana anzi, il vino può prevenire il rischio cardiovascolare mentre bisogna fare attenzione ad assumere il the verde come ingrediente all’interno di prodotti e integratori, anche dimagranti.Oltre a questi ci sono altri quattro falsi miti da sfatare: un moderato consumo di caffè di 2 tazzine al giorno non nuoce al fegato ma anzi può dare benefici contro la steatosi epatica. Le erbe fanno bene. Gli integratori alimentari contengono diverse insidie e le diete senza glutine sono inutili perchè non è vero che una dieta cosi povera di carboidrati aiuti a dimagrire ma anzi il rischio è di compensare la mancanza di pasta e pane con i grassi saturi e di ridurre il consumo di fibre contenute nei carboidrati che sono invece benefiche per la salute dell’intestino.Si salvano anche i succhi di frutta; non sono tutti uguli e la differenza la fa il fruttosio zucchero semplice che, se assunto con frequenza e abbondanza, ha l’effetto negativo di aumentare i grassi nel fegato. I succhi di frutta che ne sono ricchi vanno assunti con moderazione ma fa eccezione il succo di arance rosse che ha l’effetto di ridurre i grassi nel fegato.L’unico mito inossidabile rimane la dieta mediterranea che nonostante sia oggi messa in discussione dalle diete di moda e cibo spazzatura, rimane quella più salutare grazie al suo apporto equilibrato di carboidrati, verdura, pesce e carne e la ridotta presenza dei grassi, come ricorda e conclude il presidente Leandro.