A Palazzo Ducale di Gubbio tornano le tavole del polittico di San Domenico. Fondazione Carisp e Ministero le riportano a casa

L'esilio è finito questo pomeriggio alle ore 15.30 quando il furgone blindato proveniente da Firenze è arrivato in Piazza Grande a Gubbio. Ad accompagnarle a casa, insieme agli addetti al trasporto, la direttrice del Palazzo Ducale Paola Mercurelli Salari che da Piazza Grande, attraverso vie e scale, le ha poi condotte in quella che sarà la loro nuova casa, Palazzo Ducale.

Sono le otto tavole del Quattrocento, opere del senese Taddeo di Bartolo, parti del polittico di San Domenico di Gubbio che nel 1843 fu smembrato, immettendo le sue parti nel mercato antiquario. 4 tavole, le più grandi, finirono negli Stati Uniti, 8 , quelle che oggi sono tornate a Gubbio, passarono di mano in mano attraverso i secoli finendo battute all'asta pochi mesi fa dalla casa Padolfini di Firenze.

A rintracciarle ed acquistarle la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia sulla quale, a seguire, il Ministero dei Beni Culturali ha esercitato il diritto di prelazione riacquistandole a sua volta per 150 mila euro dalla Fondazione e assegnandole al Palazzo Ducale di Gubbio.

In attesa di una collocazione specifica, oggi sono state accolte nel salone d'onore dell'edificio montefeltresco, dove sono state aperte le casse che le contenevano e sono state ispezionate dal direttore del museo che ne ha costato l'ottimo stato di conservazione .

Nelle immagini sono raffigurati, nella tipica raffinatezza quattrocentesca senese, Santo Stefano, San Pietro Martire , San Tommaso d'Aquino e gli evangelisti San Luca e San Matteo, il beato Ambrogio Sansedoni e due santi vescovi non meglio definiti. Si tratta di una grande riappropriazione per la città di una fetta importante del suo patrimonio storico ed artistico: se è impossibile riavere le pale centrali , in particolare la Madonna con il bambino dell'Harvard University Museum, un santo vescovo e Santa Caterina d'Alessandria del New Orleans Museum, San Giovanni Battista e San Giacomo Maggiore del Memphis Museum, tuttavia il ritorno di questo corpus risarcisce in parte della perdita e contribuisce a fare del Palazzo Ducale, già museo di se stesso, un contenitore perfetto per collezioni d'arte che da qui in avanti potranno aspirare a crescere.

Soddisfazione enorme da parte della direttrice del Palazzo Ducale Mercurelli Salari: "Questa acquisizione - ha detto - è la prima che il Ministero fa dalla riforma del 2014 . Le prime opere acquistate sono state per Palazzo Ducale di Gubbio e la Galleria degli Uffizi".