"È stato un modo per ribadire alle giovani generazioni che le grandi conquiste in tema di diritti e libertà individuali
non vanno date per scontate, perché c'è chi ha combattuto per questo, perdendo la propria vita in guerre che lasciano sempre cicatrici e fratture”.
Così la presidente dell'Assemblea legislativa Donatella Porzi, intervenendo ieri mattina a Palazzo Cesaroni alla presentazione del libro “Nel segno dei padri”, di Giacomo Marinelli Andreoli, alla presenza anche della figlia della protagonista, Franca Vantaggi, e del professor Giancarlo Pellegrini (Università di Perugia).
“La guerra lascia sempre lacerazioni incredibili – ha detto la presidente Porzi – e la storia di Peter e Guglielmina, l'uno figlio dell'ufficiale tedesco ucciso a Gubbio il 20 giugno 1944 e l'altra figlia di uno dei '40 martiri', fucilati due giorni dopo per rappresaglia, è una storia di riconciliazione e di perdono scritta non da eroi ma da persone comuni, i veri protagonisti del nostro passato. Quello raccontato nel libro è dunque un esempio di come superare le fratture e le ferite attraverso il dialogo e il confronto. Una storia piena di valori positivi che abbiamo consegnato alle nuove generazioni”.
Platea di giovani quella alla sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni con gli studenti di quattro istituti superiori perugini che hanno seguito con particolare attenzione la narrazione della vicenda, curata dall'autore del libro e dalla testimone, e la contestualizzazione storica di quanto accaduto in Umbria, esposta dal prof. Pellegrini, che ha anche evidenziato la grande attualità di questa amicizia epistolare: "Il prossimo 9 maggio si celebra l'unità europea, e in questa storia non possiamo non vedere le radici di questa unione al di là delle questioni burocratiche ed economico-finanziarie che spesso finiscono per dare dell'Europa una visione riduttiva e negativa".
Gubbio/Gualdo Tadino
04/05/2017 09:33
Redazione