Anche sulla scia di quanto è emerso alla recente Settimana Sociale dei Cattolici Italiani e nella consapevolezza che la disoccupazione giovanile supera il 30% anche in Umbria, la Chiesa di Perugia-Città della Pieve è sempre attenta e sensibile ai temi del lavoro.
Nato da una sinergia tra Caritas e Uffici per le Pastorali giovanile e problemi sociali e il lavoro dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, è il progetto “Sosteniamo il lavoro” realizzato in collaborazione con la Gi Group Spa, una realtà multinazionale con agenzie di collocamento al lavoro in tutt’Italia e all’estero, e alcune aziende del territorio con possibilità di crescita produttiva particolarmente attente al tema della dignità morale ed economica del lavoro.
Si tratta di un progetto co-finanziato dalla Cei, attraverso il fondo 8xMille, e dalla campagna “Sosteniamo il lavoro” di donazioni liberali; un segno pastorale che aspira ad educare il popolo cristiano alla carità e ad aiutare la società, tentata a chiudersi, ad essere maggiormente attenta e aperta agli altri. Questa campagna di sensibilizzazione vuole coinvolgere anche la comunità territoriale, in tutte le sue componenti, mediante la creazione di una rete che in modo sinergico individui nuove metodologie di approccio al problema sociale legato al tema del lavoro. Le donazioni liberali (con bonifico bancario - Iban: IT 74 D 05704 03000 000000161500) vengono raccolte dalla Fondazione di Carità San Lorenzo (via Montemalbe, 1 – 06125 Perugia) e per informazioni più dettagliate contattare lo 075.5720970.
Questo progetto di alto valore sociale si ripeterà per due anni e consiste nell’assegnazione di 20 borse lavoro da circa 550 euro netti mensili, per un periodo di tirocinio di 6 mesi monitorato da Caritas, Gi Group Spa e aziende coinvolte, con l’auspicio che le 20 borse lavoro possano trasformarsi in un lavoro duraturo. La selezione per la loro assegnazione (14 riservate a giovani e 6 ad adulti) è avvenuta il 27 ottobre e ha riguardato 50 candidati (34 giovani e 16 adulti) individuati tra coloro che si sono rivolti alla rete Caritas. Questa selezione è stata necessaria per individuare le persone più motivate e con precise caratteristiche richieste dalle aziende coinvolte.
Tra gli obiettivi del progetto: Costruire un servizio di accompagnamento all’autonomia delle persone attraverso l’attivazione di percorsi formativi professionalizzanti e/o di avvio all’impiego; Promuovere il valore del lavoro nel suo senso primario di continuazione dell’opera di Dio; Recuperare anche i vecchi mestieri, quelli legati all’artigianato con l’obiettivo di fornire nuove prospettive professionali capaci di valorizzare la manualità e la creatività dei tirocinanti.
Con questa iniziativa, Caritas e Pastorali giovanile e problemi sociali e il lavoro hanno raccolto l’esortazione che papa Francesco ha rivolto ai gruppi del Progetto Policoro nel dicembre 2015. Il Santo Padre ha spronato non solo a trovare soluzioni, ma anche alla «responsabilità di evangelizzare attraverso il valore santificante del lavoro, non del lavoro che sfrutta, che schiaccia, che umilia, che mortifica, ma del lavoro che rende l’uomo veramente libero, secondo la sua nobile dignità».
Perugia
15/11/2017 11:35
Redazione